Afte

Le afte si presentano come piccole lesioni della cute che generalmente si formano all'interno della bocca, alla base delle gengive o sui tessuti molli della mucosa. È un disturbo davvero molto comune, tanto da interessare dal 20 al 60% della popolazione, e per fortuna non è contagioso.

Perché si manifesta l'afte

L'afta orale è un disturbo davvero molto fastidioso e doloroso e ha come causa scatenante diversi fattori, tra cui:

  • Lesioni del cavo orale conseguenti a morsicature accidentali o interventi odontoiatrici;

  • Lavare i denti con uno spazzolino dalle setole troppo dure;

  • Stress;

  • Deficit delle difese immunitarie;

  • Carenza di ferro, folati e zinco o di vitamina B-12;

  • Squilibri della flora intestinale;

  • Squilibri ormonali;

  • Consumo eccessivo di alcolici;

  • Dieta ricca di cibi piccanti e grassi animali;

  • Intolleranze alimentari.

 

Quali sono i sintomi dell'afte

Le afte si presentano come delle lesioni di colore bianco, circondate da un anello rosso intenso. Possono comparire singole o in gruppi e possono essere recidive. Solitamente, i sintomi sono arrossamento, bruciore, dolore intenso e fastidioso soprattutto quando si parla o si mangia, gonfiore e in alcuni casi più gravi febbre.

 

Cosa fare

Le afte guariscono solitamente da sole dopo un paio di settimane al massimo, ma nel frattempo è consigliabile evitare che le lesioni peggiorino e che siano troppo fastidiose. È consigliabile, infatti, fare molta attenzione quando ci si lava i denti ed evitare di toccare la lesione con la lingua, inoltre di non mangiare alimenti troppo speziati che potrebbero irritare ancora di più l'afta.

Per dare sollievo alla ferita e proteggerla è bene utilizzare prodotti specifici in gel o spray che formino una pellicola protettiva, facilmente reperibili in farmacia, e se il dolore diventa insopportabile è consigliabile rivolgersi al medico che potrà prescrivere farmaci analgesici topici.

Quando l'afta si presenta con frequenza potrebbe essere la spia di una patologia più seria ed è, quindi, necessario rivolgersi al medico.