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Come curare il mal di schiena

Il mal di schiena è un disturbo molto comune che può avere diverse accezioni tra le quali: lombalgia, sciatica, ernia al disco.

Il mal di schiena può costituire un vero e proprio ostacolo per il proprio riposo notturno: ecco quindi per voi, dei consigli utili su come curare il mal di schiena quando si presenta.

I rimedi possono variare soprattutto in base all’intensità del dolore e alla storia clinica del paziente. Tra i trattamenti e i processi di cura generalmente raccomandati e attuati troviamo:

  • sedute di fisioterapia, grazie alle quali uno specialista andrà a praticare nella zona interessata un massaggio decontratturante, coordinando inoltre l’esecuzione di esercizi di stretching e aerobici progressivamente più intensi, per rinforzare i muscoli e garantire la completa guarigione;
  • corsi di rieducazione posturale. Se il vero problema è il non riuscire ad assumere o mantenere una postura corretta, ad esempio in ufficio o durante lo studio, praticare la ginnastica posturale sotto la supervisione di uno specialista (fisiatra o fisioterapista) può essere utile nell’apprendere le giuste accortezze e quali movimenti compiere anche durante le attività quotidiane, sia per facilitare il processo di guarigione che per prevenire ulteriori episodi;
  • terapie fisiche alternative. Agopuntura, tecarterapia, laserterapia, infrarossi, massoterapia o l’applicazione di bande adesive elastiche in particolari posizioni, per ridurre la tensione dei muscoli della schiena (kinesio taping), sono tra i trattamenti medici che possono dare effetti positivi in caso di lombalgia, anche se la loro reale efficacia dipende molto dalla tipologia e dalla causa del dolore.

Se il dolore non passa, anzi tende a peggiorare, può essere necessario ricorrere a terapie farmacologiche più aggressive, ad esempio attraverso la somministrazione di farmaci corticosteroidi, anestetici locali o analgesici oppioidi.

Ricordiamo che non esistono test diagnostici che possono indicare una lombalgia aspecifica, quindi può verificarsi che alcuni di questi si rivelino addirittura controproducenti per il paziente. Ad esempio, il gergo tecnico utilizzato nei referti medici radiologici, può sembrare allarmante, quando in realtà potrebbe semplicemente descrivere una situazione di normalità sulla base dell’età del paziente.

  • Jan 27, 2023
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