SPEDIZIONI GRATUITE PER ORDINI PARI O SUPERIORI A 59.90€

BLOG
media

Scoprire a differenza tra paracetamolo e ibuprofene

Quando siamo vittime di un malanno stagionale, spesso ci chiediamo se farebbe più al caso nostro il paracetamolo o l’ibuprofene.

Andiamo, quindi, a scoprire insieme la differenza tra paracetamolo e ibuprofene.

Il paracetamolo è uno dei farmaci più diffusi e commercializzati in tutto il globo.

In Italia è noto con il nome commerciale Tachipirina, Acetamol o Sanipirina, ma è disponibile anche come farmaco generico.

Il Paracetamolo viene impiegato per contrastare il dolore lieve-moderato associato a mal di testa, fastidi muscolari, ciclo mestruale, sindromi da raffreddamento, mal di gola, mal di denti, mal di schiena, artrosi e reazioni alle vaccinazioni. Un suo frequente utilizzo è per abbassare la febbre. Come antipiretico, dunque, è utilizzato per il trattamento sintomatico di affezioni febbrili quali l'influenza, le malattie esantematiche, le affezioni acute del tratto respiratorio, ecc.

Può essere anche utilizzato per ridurre il dolore provocato dall’emicrania se è assunto in combinazione con aspirina.

Il paracetamolo non è considerato un FANS (Farmaco Antinfiammatorio Non Steroideo), poiché non ha alcun effetto antinfiammatorio.

Mentre il paracetamolo allevia il dolore e abbassa la febbre, l’ibuprofene ha anche un effetto antinfiammatorio.

L’ ibuprofene è un farmaco antipiretico di più recente introduzione in commercio rispetto al paracetamolo. Ha un’efficacia contro la febbre di poco superiore (0,7 gradi centigradi in più rispetto al paracetamolo), oltre a una durata dell’effetto leggermente più prolungata (6-8 ore contro le 4-6 del paracetamolo).

Di entrambi i farmaci è bene non abusare, ma assumerli sono quando è davvero necessario e mentre il paracetamolo può essere usato, a bassi dosaggi, anche in gravidanza (previo parere dello specialista o del proprio medico di base che valuterà il singolo caso e l’eventuale presenza di allergie), l’ibuprofene è sconsigliato alle donne incinte a causa della sua potenziale capacità di inibire la sintesi delle prostaglandine nel neonato.

  • Feb 08, 2023
  • Commenti: 0
Commenti: 0
Nessun commento
Lascia un commento

L'indirizzo email non può essere pubblicato . I campi richiesti sono contrassegnati*